Stop ai licenziamenti selvaggi. Aumento del 50% dell’indennizzo per i lavoratori ingiustamente licenziati. Si tratta di una delle misure del decreto dignità approvato dal Governo.
Decreto dignità: tutela del lavoratore e lotta al precariato. Le nuove misure puntano a ricercare ed eliminare gli abusi dei contratti a tempo determinato, aumentando le penali in caso di ingiusti licenziamenti sul contratto a tempo determinato. Favoriti i contratti a tempo indeterminato, limitando l’uso dei contratti di lavoro a tempo determinato. La contrattazione relativa a lavoro precario è riservata ai casi di reale necessità da parte del datore di lavoro. Per questo motivo, i contratti a termine a potranno durare massimo12 mesi, in caso di ulteriore rinnovo servirà una causale specifica, col motivo per cui il contratto non si trasforma a tempo indeterminato. Un’ulteriore proroga (rispetto agli attuali 36 mesi) sarà possibile per altri 12 mesi, dunque al massimo si arriverà a 24 mesi.
Decreto dignità e il rinnovo dei contratti a termine. Dovranno essere ragioni temporanee ed oggettive, estranee all’ordinaria attività del datore di lavoro, nonché sostitutive; o ragioni connesse ad incrementi temporanei, significativi e non programmabili dell’attività ordinaria; o infine ragioni relative a lavorazioni e a picchi di attività stagionali quelle che giustificano il rinnovo. Ancora è ridotto da cinque a quattro il numero di proroghe stabilite, e si incrementa il costo contributivo addizionale di 0,5 punti per ogni rinnovo del contratto a tempo determinato, anche in somministrazione.
Raddoppia l’indennità per licenziamenti senza giusta causa. E’ lo stesso decreto a stabilire disincentivi per le imprese per i licenziamenti ingiusti con l’aumento del 50% rispetto all’attuale indennizzo che può arrivare anche a 36 mensilità. Inoltre, in caso di licenziamento illegittimo il lavoratore ha diritto a un’indennità che passa da un minimo di 4 mesi a un massimo di 24 mensilità.